“If anything happens I love you” è la dimostrazione che il vero amore è immortale

Netflix ha recentemente caricato sulla sua piattaforma un cortometraggio di 12 minuti dal titolo “If anything happens I love you” (“Se succede qualcosa vi voglio bene”). Un cortometraggio di animazione breve ma struggente che racconta la storia di due genitori che devono affrontare la morte della figlia, assassinata in una sparatoria all’interno di una scuola.

Se il corto è anche una diretta denuncia alla libertà del possesso di armi in America (notare la bandiera americana di enormi dimensioni come unico dettaglio che caratterizza il complesso scolastico), è, però, soprattutto la rappresentazione della forza del vero amore.

Il prodotto, che sicuramente non passerà inosservato agli Oscar del 2021, mette in scena l’eterno binomio amore-morte, contrapponendo però i due elementi in un crudo duello tra amore e lutto (in particolar modo l’accettazione di esso).

Un mondo vuoto

I due genitori sono, ovviamente, sconvolti dalla morte della figlia e il loro è ormai un mondo spento, monocromatico, privo del colore, dell’allegria e della vitalità che la bambina portava in famiglia. Non a caso gli elementi associati al ricordo della figlia scomparsa sono di un azzurro intenso e ben evidente, ricordo di un passato luminoso sbiadito da una tragica fatalità.

Il lutto, chiaramente, non può essere superato. L’enorme cicatrice causata dalla morte di un caro segna profondamente ogni uomo. Ma la coppia non riesce a reagire: i due si chiudono in se stessi, non trovano più conforto l’uno nell’altro, adesso che il frutto del loro amore è morto niente può tenerli più assieme. E così i due si colpevolizzano, si odiano, si attaccano, in un processo per lo più interiore reso chiaro dal continuo scontro delle loro “ombre” (anime o coscienze che siano). La gioia prima del lutto sembra un ricordo così lontano e inafferrabile, indubbiamente perso per sempre: la ferita un giorno, forse, smetterà di sanguinare, ma niente potrà cancellare l’enorme cicatrice che quell’evento ha scalfito nelle loro anime.

“Se succede qualcosa vi voglio bene”

In una ricostruzione del passato riviviamo, attraverso il ricordo, la vita della bambina: la sua nascita, i suoi compleanni, le sue marachelle, il primo giorno di scuola e molti altri eventi che segnano la vita del bambino quanto quella dei genitori. Fino ad arrivare al fatidico giorno. Un tranquillo giorno di scuola. Degli spari. Un ultimo SMS: “Se succede qualcosa vi voglio bene”. Poi un altro sparo e le lettere del messaggio si trasformano in gocce, gocce di una pioggia implacabile destinata a colpire la vita dei premurosi genitori.

Nel finale, però, quando l’amore tra i due sembra definitivamente morto, quando l’unica cosa che sembra fattibile è cancellare tutto e ricominciare da zero con due vite diverse, quando il dolore sembra aver superato la possibilità di amarsi, in quel momento accade il miracolo. L’anima (forse) della bambina piega letteralmente il terreno, facendo scontrare suo padre e sua madre che si stanno allontanando l’uno dall’altra camminando in direzioni diverse. I due si ritrovano: l’amore era celato dietro quell’immenso dolore, ma ora che ricompare può essere l’unico elemento che li salverà. In quel momento smette di piovere e il sole torna a illuminare il loro mondo. Il sole, che forse è l’amore della figlia, inonda i due corpi che si sono ritrovati. L’amore, il vero amore, è sopravvissuto all’evento più difficile della vita. L’amore è sopravvissuto ancora, e aiuterà i due ad affrontare il lutto e l’immenso dolore. L’amore, quello vero, ha vinto. Ancora.